Esperienze dei clienti

Statisticamente parlando: riflessioni sugli strumenti del mestiere

Grazie al software di esplorazione statistica JMP®, un team di esperti della Eastman Chemical Company scopre ogni giorno qualcosa di nuovo

Eastman Chemical

La sfida
Migliorare il processo decisionale basato sui dati attraverso la creazione e l’utilizzo di metodi statistici efficienti.
La soluzione
JMP funge quotidianamente da “coltellino svizzero” della statistica. Il gruppo inoltre utilizza regolarmente JMP Pro, che offre funzionalità più avanzate, ad esempio attraverso la piattaforma Minimi quadrati parziali.
I risultati
JMP e JMP Pro permettono a un team di specialisti in statistica non solo di interagire con i dati in maniera più efficace, ma anche di condividere più facilmente gli approfondimenti con i propri clienti.

C’è un team di esperti di statistica presso Eastman Chemical Company a Kingsport nello stato del Tennessee che apprezza molto l’idea di avere a disposizione un nuovo strumento del mestiere. Fortunatamente, il software di esplorazione statistica JMP® di SAS è una risorsa dalle possibilità pressoché infinite.

Kevin White è a capo del gruppo di statistica applicata di Eastman, mentre Arved Harding e Howard Rauch ne sono membri veterani. Sono tutti utenti di JMP da molto tempo, in realtà, secondo Rauch, già dalla “versione 1.qualcosa”. Secondo le loro stime, in tre hanno più di 75 anni di esperienza con JMP e continuano a scoprire nuove modalità di esplorazione e analisi dei dati. Usano JMP e JMP Pro quotidianamente in Eastman, dove il loro lavoro consiste nel fornire solide basi statistiche per il processo decisionale nel campo della ricerca e dello sviluppo, della produzione e delle analisi di laboratorio.

“JMP è il nostro coltellino svizzero”, afferma Rauch, mentre Harding inizia a declamare una lunga lista di strumenti JMP che il team impiega di routine - grafici a dispersione, carte di controllo, grafici sovrapposti, grafici di variabilità, diagrammi delle interazioni - quando a un certo punto si ferma e suggerisce: “Forse farei prima a elencare solamente quello non usiamo”.

“JMP è il cavallo di battaglia del nostro gruppo”, afferma White. “Ci rende molto più produttivi e impariamo continuamente nuovi modi di usarlo”. Di recente, i tre hanno condiviso le loro impressioni sui ruoli che JMP assume nel loro lavoro.


  • Il gruppo di statistica applicata di Eastman.


  • Da sinistra a destra: Arved Harding, Kevin White e Howard Rauch.


  • Eastman è uno dei principali produttori al mondo di materiali avanzati, prodotti chimici e fibre.

    Tutto in un’unica soluzione: la potenza dei piani personalizzati

    Eastman conta circa 15.000 dipendenti in tutto il mondo, e il gruppo di statistica applicata fornisce supporto statistico a tutte le sedi, assumendo un ruolo proattivo a sostegno dell’innovazione su cui i vertici aziendali pongono particolare attenzione. Nel 1990, Rauch si è adoperato con successo per l’introduzione di JMP. Il gruppo stava già utilizzando SAS, e l’aggiunta di JMP, a suo avviso, li avrebbe fatti progredire nella loro mission: “Abbiamo scelto JMP per la sua natura interattiva, ovvero la capacità di ottenere risultati immediati senza dover scrivere codice. Per noi è stata una svolta decisiva”.

    Ogni anno il gruppo si confronta con diverse centinaia di dipendenti di Eastman, utilizzando JMP per migliorare il processo decisionale basato sui dati che interessa le aree dedicate all’innovazione, alla produttività e alla qualità. “Il disegno di esperimenti rappresenta la parte preponderante di quello che facciamo”, spiega White. “Lo utilizziamo quasi ogni giorno negli ambiti di ricerca e sviluppo e produzione. Elaboriamo molti piani tradizionali, come i fattoriali frazionati, ma ci affidiamo anche molto alla piattaforma Piano personalizzato di JMP, perché non è tutto così semplice”.

    Rauch progetta regolarmente esperimenti di mistura. “Tendo a far confluire ogni tipo di progettazione complessa nel Piano personalizzato. Ho clienti che producono adesivi e rivestimenti per cui è necessario elaborare delle formulazioni e quindi gli esperimenti di mistura si prestano molto bene allo scopo. Alcuni di questi sono anche esperimenti split-plot. Ecco perché essere in grado di fare tutto questo in un unico ambiente è un grande punto di forza del Piano personalizzato”.

    Analizzare i dati in modo interattivo

    “Siamo un gruppo che si basa molto sulla grafica”, afferma Harding. "Crediamo che le immagini dovrebbero dire cosa sta succedendo, mentre le statistiche dovrebbero convalidarlo”. Il team impiega regolarmente le funzionalità grafiche di JMP per condividere le analisi con i clienti, e di recente ha iniziato a utilizzare lo strumento HTML interattivo, sfruttando ampiamente il suo Profiler di previsione, che permette di condividere report contenenti grafici dinamici. Il report viene salvato come pagina Web in formato HTML 5, che può essere inviato tramite e-mail o pubblicato su un sito Web. Gli utenti sono quindi liberi di esplorare le analisi come farebbero con JMP.

    “I nostri clienti stanno traendo molti vantaggi da questo”, spiega Rauch. “Sono in grado di determinare condizioni di elaborazione ragionevoli per alcune delle loro formulazioni. Inoltre ci permette di lavorare in modo più diretto con i nostri clienti, analizzando i dati con loro. Possiamo farlo in poche sedute insieme, invece di elaborare noi molte analisi da sottoporre loro in un secondo momento. A volte riusciamo anche a fare tutto in un solo incontro”.

    Condividere script nell’intera organizzazione

    “Siamo un gruppo di esperti di statistica con una formazione tradizionale”, spiega White, lui stesso addestrato in modo tradizionale, ma desideroso di imparare cose nuove. “A volte i temi di discussione nelle nostre riunioni di gruppo sono proprio le novità di JMP, che ci permettono di continuare a crescere come gruppo. Uno dei membri del nostro gruppo ci ha formato all’uso della piattaforma di partizione, mostrandoci alcune delle sue funzionalità. Di recente, le ho applicate a un progetto”.

    Un paio di anni fa, ogni membro del gruppo ha selezionato un diverso capitolo del libro “Optimal Design of Experiments” di Peter Goos e Bradley Jones, responsabile della ricerca su JMP, presentandolo ai colleghi. “In questo modo il nostro gruppo ha acquisito una maggiore familiarità nei confronti del piano personalizzato e di alcuni piani non tradizionali, che non ci avevano insegnato a scuola”, afferma White. Infatti, quando Jones ha poi incontrato il team di Eastman, si sono confrontati su tutti gli aspetti del piano personalizzato e hanno trattato insieme i piani di screening definitivi. “È stata una grande emozione per me vedere un gruppo così entusiasta di fornire metodi più efficaci ai propri clienti interni”, ricorda Jones.

    “Un’altra cosa che stiamo cercando di fare è diffondere quello che stiamo imparando a persone al di fuori del nostro gruppo, dando loro funzionalità aggiuntive attraverso il linguaggio di scripting di JMP”, afferma Rauch. “Nel corso degli anni, abbiamo sviluppato diversi script che ora stiamo condividendo”.

    Ad esempio: “Ce n’è uno chiamato script del processo di snapshot, che consente ai nostri scienziati e tecnici di creare carte di controllo e analisi di capacità con un metodo automatico, che rimuove di default una grande quantità di outlier del range mobile e fornisce calcoli alternativi per le carte di controllo.

    “Poi ci sono alcuni script più utilitari, tra cui uno chiamato semplicemente ‘combinare gli script’. Se si dispone di vari script di modello creati e salvati nel pannello di sinistra della finestra delle tabelle JMP, è possibile eseguire questo script per combinarli in un unico script che può diventare una finestra a schede. Molti dei nostri esperti di statistica lo trovano davvero pratico”.

    Confrontarsi con gli sviluppatori JMP per imparare reciprocamente

    Il team di Eastman apprezza il fatto che il loro feedback, condiviso con il team di sviluppo di JMP, a volte venga incorporato nelle nuove versioni del software. Ne è un esempio una funzione di tipo Nascondi ed escludi simile a quella ideata da Rauch. “Non so quanto l’abbiamo influenzato”, dice Harding. “Ma ci sono molte riflessioni parallele rispetto a quello che è necessario”, azzarda Rauch. “Questo dimostra quanto JMP sia allineato alle nostre esigenze”.

    Tutti e tre hanno assunto un ruolo attivo in questo rapporto di dare e avere. White ha fatto parte del Comitato consultivo dei clienti ed è rimasto colpito dalla misura in cui influencer come Jones e il fondatore di JMP John Sall sono ancora coinvolti in toto in un processo di apprendimento reciproco. In Eastman si scoprono regolarmente nuove informazioni, e, con esse, arrivano anche le soluzioni ai problemi di tutti i giorni. “Stiamo vedendo così tanti successi in molteplici ambiti grazie a JMP che è difficile trovare un singolo esempio”, conclude Rauch. “È uno strumento davvero essenziale per noi”.

    White concorda: “Non posso immaginare di farne a meno”.